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Still Wakes the Deep - Recensione
The Chinese Room e la Scozia senza Nessie
Per qualche ragione la mia estate sta prendendo una piega orrorifica. Non ho idea di come sia accaduto, ma sta andando così e quindi eccomi qui a parlare di un titolo bagnato. Fermi, non siate malizios*!
Still Wakes the Deep è il ritorno al first-person narrative horror di The Chinese Room, studio di Brighton che ha creato il genere con l’ormai titolo cult Dear Esther. Nel gioco siamo un elettricista di Glasgow che porta la sua testa calda a raffreddarsi su di una piattaforma petrolifera in mezzo al mare del nord. C’è una tempesta, i suoi guai lo stanno inseguendo, tutti parlano scozzese e qualcuno trivella alle soglie di qualcosa di atavico che torna in superficie per trascinare nell’orrore la squadra a bordo della struttura. È bagnato perché siamo in mezzo al mare. Capito?! Al largo della Scozia. Mica a Ostia Lido!
Tornano le suggestioni lovecraftiane.
Torna raggelante eco della nostra umanità macinata da qualcosa di putrefatto, tentacolare e violento.
Still Wakes the Deep è una bella esperienza che non si fa beffa del vostro tempo e della vostra attenzione e io ve ne parlo con gioia. Da asciutto. Perché io non sto su una piattaforma al largo della Scozia.
Versione Podcast: