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Il 2024 non ha un chiaro vincitore
Il GOTY non sarà entusiasmante ma non può essere nemmeno sempre festa!

Copertina della seconda edizione che, da qualche giorno, è in pre produzione!
Siamo a fine ottobre e credo sia possibile cominciare a tirare alcune prime somme. Perché il vostro host sta già preparando il tappeto rosso per la serata dedicata a L’Arcade dell’Anno 2024, durante la quale discuterò i miei GOTY e le mie cocenti delusioni.
Il mio 2024 videoludico è stato dominato dal mercato indie più che da quello AAA ma, nonostante gli avvoltoi del clickbait che aleggiano sopra l’industria e la comunicazione, continuo a essere convinto non sia stata una brutta annata per l’industria.
Come detto più volte già a inizio anno, il 2023 è stato, come altre stagioni, molto fortunato. A contendersi il GOTY c’erano.
Alan Wake 2, un videogioco che ha settato un nuovo standard per il genere survival horror e con meno di 80 milioni diventa un faro artistico e ludico degli AAA.
The Legend of Zelda: Tears of the Kingdom, sequel di un titolo che ha rivoluzionato il concetto di open world portando tutti a scuola e dimostrando quanto ancora Nintendo avesse da dire su Switch sfruttando quell’impianto di gioco.
Baldur’s Gate 3, un titolo costato nel raggio dei 100 milioni che ha perfezionato le esperienze RPG mettendo tutta l’industria a sedere e dimostrando che, se vai piangendo che ti servono 300 milioni per fare una grande esperienza (e ne viene fuori una mezza ciofeca), forse, come dicono i letterati di Yale, sei full of sh*t!
Il 2024 è molto più modesto ma ha pur sempre qualcosa da dire.
Astro Bot è l’unica operazione riuscita di Sony da molto tempo e nello stesso anno in cui produce Concord, uno storico fallimento che porta con sé tutti i dubbi sull’attuale approccio dell’industria, grazie a Team Asobi consegna ai giocatori un AAA sviluppato con poco e che ammalia chiunque, convincendo tutti che NON solo Nintendo è capace di realizzare certe opere.
Metaphor: ReFantazio è il gioco che migliora tutto quello che Persona 5 aveva fatto e lo eleva (vincitore del GOTY per il Miglior RPG 2017.) I fan del genere impazziscono e la stampa lo adora.
Silent Hill 2 Remake, un titolo che sembrava destinato a fallire e che invece si proclama una delle più belle sorprese del 2024. Riporta un genere e uno storytelling horrrorifico che nel gaming mancava da troppi anni.
Dragon’s Dogma 2 è spaccato tra incomprensibili scelte di design e genialate pure. Per molta stampa specializzata è indubbiamente un 9 nonostante tutto e i giocatori sembrano essersi divertiti.
Black Myth: Wukong è stato tanto atteso e poi tanto discusso. Action RPG dritto per dritto che ha democratizzato un genere che per molto tempo è stato (forzatamente) riscritto come un qualcosa per pochi: ma quando mai?!
Stellar Blade, figlia di Bayonetta e Nier: Automata. Ambiziosa, provocante, provocatoria, discussa e di botte. Anche qui la voglia di dare mazzate senza troppo prendersi sul serio torna al centro del gaming.
Space Marine 2 rientra anche lui nella categoria: ignoranza! Brutale e ispirato nelle sue compagini tecniche.
Colpo di scena a fine anno per Call of Duty: Black Ops 6, la cui campagna non sembra aver deluso i fan e piacevolmente intrattenuto anche chi non ci credeva più in un COD capace di proporre qualcosa, qualsiasi cosa degna di nota, in una campagna.
Insomma, il 2024 dei AAA ha qualche altra cartuccia che probabilmente ho dimenticato di menzionare e che forse meriterebbe di essere inclusa. È sicuramente certo che guardando a questo spaccato del panorama, poiché la compagine indie ha proposto veramente tanto, manca un chiaro vincitore. Volendo spezzare una lancia a favore dei detrattori del 2024 videoludico, posso tranquillamente constatare che non c’è quel titolo che si erge sopra tutti gli altri come un chiaro e indiscutibile contendente alla corona del GOTY.
Eppure non mi sembra il caso di suonare l’allarme della cittadella e far serpeggiare il panico. Come dicono i più saggi: non può essere sempre festa!